sabato 22 giugno 2013

Come piccole foglie nel vento - breve estratto


Pubblico una delle conversazioni più importanti tra Armand e Patrick, due dei personaggi della storia.
Credo che sia la versione definitiva, salvo qualche. . . limatura.
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P - il mito della torre di babele...
A - a proposito di che?
P - dell'umanità che continua a dividersi, frammentarsi e odiarsi...
P - vedi, Armand, gli uomini, durante la costruzione della torre, parlavano una sola lingua, non c'erano guerre e rivalità, e lavoravano tutti insieme per un solo obiettivo...portare l'uomo all'altezza di Dio...cioè liberarsi della legge di Dio.
A - la torre che doveva arrivare sino al cielo?
P - esatto...
A - ma poi, se ricordo bene, Dio ha confuso le loro lingue...
P - bravo, quel gesto di Dio ci ha divisi, frammentati, ci ha resi piccoli e insignificanti. .ci ha reso egoisti! ci ha reso definitivamente schiavi della sua "legge"...
A - stai dicendo che Dio ci ha resi egoisti? è assurdo!
P - no, è l'unica spiegazione logica.
A - ma. . è una logica assurda! inaccettabile!
P - dici? allora ascolta. . .
P - nonostante noi siamo l'unico organismo vivente capace di percepire l'egoismo come un sentimento e un comportamento sbagliato
non riusciamo a sopprimerlo. . . e sai perché?
A - perché è più comodo dell'amore?
P - sei ancora lontano Armand
P - è impossibile sopprimere il nostro egoismo, perché l'egoismo è l'essenza, il fondamento, il germoglio della Vita...
P - guardati intorno, osserva, e vedrai che l'egoismo governa ogni nostra azione, ogni azione di qualsiasi organismo vivente
P - e ogni organismo vivente ha un solo e semplice obiettivo, una sola "legge" : sopravvivere!… e per sopravvivere l'egoismo è essenziale, è la condizione dalla quale non si può prescindere, e noi esseri umani non siamo diversi.
A - si, forse questo è vero ma...
P - Armand, l'egoismo è ciò che governa anche la Vita stessa poiché essa vuole solo sopravvivere. . a qualunque costo, con qualunque mezzo.
A - parli della Vita come se. . fosse un essere vivente, pensante. .insomma consapevole della sua esistenza e delle sue azioni!
P - ti sembra strano? se preferisci puoi chiamarla Dio, o con uno dei tanti nomi che gli uomini hanno usato nel corso del tempo…
A - Dio? secondo te la Vita è Dio? e non. . una sua opera?
P - pensaci, è la spiegazione più logica. Questo spiegherebbe perché ogni forma di vita deve lottare per sopravvivere, Dio stesso lotta per sopravvivere, e ogni organismo vivente, ogni forma di vita è parte della Vita, parte del Dio.
P - tutto il resto, anche il mito della torre di babele, sono solo storie, menzogne, stronzate che ci raccontiamo per...sopravvivere o che qualcun altro, per esempio la Vita stessa, ci racconta per ingannarci.

A - ma...l'amore?
P - l'amore? Armand, l'Amore non esiste..non è mai esistito, è semplicemente egoismo travestito, mascherato.
P - se ci scavi...in fondo ad ogni gesto d'amore ci troverai solo l'egoismo, forse inconsapevole, istintivo, ma comunque indispensabile alla sopravvivenza della specie, della razza ed infine della Vita stessa...
P - qualsiasi scelta ognuno di noi fa...serve solo a perpetuare l'Esistenza della Vita.

A - e allora tutto questo immenso palcoscenico, tutte queste miliardi di storie che si succedono, tutto questo gran casino a che cazzo serve?
P - a niente Armand, l'uomo non è diverso dalla bestia, siamo tutti cellule del corpo della Vita, con un unico e preciso obiettivo: la sopravvivenza di quel corpo, della Vita, o del tuo Dio, se preferisci.

giovedì 20 giugno 2013

Come Piccole Foglie Nel Vento

Bene, si ricomincia...
la sceneggiatura è quasi finita, poi studio dei personaggi e di alcuni luoghi e... finalmente si inizia a disegnare!
La storia racconta la... Vita.
Si divide in sette capitoli, in sette giorni.
Chissà poi perché.

1° giorno
Il principio dell'esistenza fu il caos.

2° giorno

L'esistenza comincia a muovere i suoi fili per far emergere la Vita dal suo ventre, dal caos.
E la Vita è un movimento ordinato, secondo delle leggi, di eventi che squarciano l'immobilità del caos

3° giorno

La Vita diventa padrona dell'esistenza e, per perpetuare se stessa e solo se stessa, germoglia, esplode in miliardi di scintille di vita.
Parte di ciò che viene alla vita si chiede il perché della sua esistenza, ma la Vita non permette a ciò che è venuto in vita di trovare la risposta.

4° giorno
Parte di ciò che è venuto alla vita intuisce che la menzogna, l'inganno è dappertutto, in ogni cosa che vive, nella Vita stessa.
Ma accetta l'inganno, l'illusione perché gli sono necessari per sopravvivere, anche se solo per poco.

5° giorno

Parte di ciò che è venuto alla vita diventa consapevole di non essere semplicemente un essere vivente, un semplice prodotto della natura,
ma di essere un uomo: un essere capace di provare e capire i sentimenti.
Ma scopre che i sentimenti sono semplice... caos.

6° giorno
Parte di ciò che è venuto alla vita prende coscienza dei suoi limiti e della fragilità della sua esistenza, dell'assoluta futilità delle sue azioni.

7° giorno
Colui che era venuto alla vita, stanco di tutta l'inutile opera sua... Si riposa...